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Archivio di Stato di Firenze

L’Arcano del mare di Robert Dudley

Con questo monumentale trattato il navigatore, avventuriero, scienziato, ingegnere, cartografo inglese Robert Dudley conte di Warwick (1574-1649), vissuto e morto in Toscana al servizio dei granduchi dopo la sua fuga dal Paese d’origine (1605), si propose di effettuare una summa delle conoscenze del tempo in campo marinaro, alla luce delle più aggiornate acquisizioni delle scienze navali e della sua straordinaria esperienza personale.
Stampato per la prima volta a Firenze nel 1646 e dedicato al granduca Ferdinando II, l’atlante marittimo di Dudley è diviso in sei parti, l’ultima delle quali, che occupa tutto il secondo tomo, è interamente dedicata alla cartografia della «costa del mare di tutto il mondo».

Dudley, fuggito dall’Inghilterra per motivi religiosi e familiari, era dotato di un ingegno poliedrico e fu impiegato dai granduchi soprattutto come progettista di navi (sua l’invenzione di nuovi tipi di galere da guerra) e di opere di ingrandimento e potenziamento del porto di Livorno.
Promosse e organizzò una spedizione di esplorazione in America del Sud, finanziata dal granduca Ferdinando I de’ Medici, che coltivava per il Granducato ambizioni di espansione coloniale. L’impresa si svolse tra il settembre 1608 e il luglio 1609, con due navi comandate dal corsaro inglese Robert Thornton, e poté avvalersi per la navigazione delle carte disegnate dallo stesso Dudley e dei più aggiornati strumenti per la determinazione delle rotte marine, materie che avranno sviluppo e sistematizzazione nelle pagine dell’Arcano del mare. La spedizione di Thornton ebbe una felice conclusione, ma rimase un fatto isolato e non ne derivarono per la Toscana conseguenze apprezzabili sul piano coloniale e commerciale.

 

      
Robert Dudley, conte di Warwick,
incisione da un ritratto di Nicholas Hilliard, 1590 ca.
 

Le immagini della galleria sono tratte da Arcano del mare di D. Roberto Dudleo, duca di Nortumbria e conte di Warvich, con incisioni di A.F. Lucini, Firenze, per Giuseppe Cocchini all’insegna della Stella, 1661 (seconda edizione corretta e accresciuta), 2 voll. (ASFi, Biblioteca, Grandi formati, 11).
Online sono presenti altre immagini digitalizzate a cura della Biblioteca Nazionale della Finlandia.