Il fondo archivistico denominato Catasto trae origine dall’introduzione a Firenze della grande riforma fiscale del 1427, che puntava a rilevare tutte le ricchezze (mobili e immobili) degli abitanti della Repubblica Fiorentina, compresi gli enti ecclesiastici, i forestieri, le arti, le università. Scrivono C. Klapisch-Zuber e D. Herlihy: "Grazie al paziente lavoro degli impiegati del fisco, si può dire che non manchi nessuno, dagli umili ai potenti, con tutti i dati relativi alla comunità familiare. [...] Tra tutti i paesi d'Europa nel secolo XV la Toscana è probabilmente il solo che sia stato descritto tanto bene, nei minimi particolari". Con una immagine suggestiva, il catasto del 1427 è stato definito “un vero e proprio monumento della Rinascenza fiorentina”; nella documentazione conservata troviamo le dichiarazioni fiscali dei grandi maestri del Rinascimento – Donatello, Michelozzo, Brunelleschi, ecc. – e delle più importanti famiglie del Quattrocento, tra cui Medici, Strozzi, Pitti, Albizzi.
Il progetto è stato curato da Silvia Sinibaldi in qualità di progettista, responsabile del fondo e redattrice delle schede di descrizione con la collaborazione di Milvia Masciarelli.
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Realizzazione tecnica
Il Catasto del 1427, per il suo notevole interesse storico a livello nazionale ed internazionale, è stato oggetto di diverse campagne di digitalizzazione pregresse, frutto di accordi con Università e Istituzioni. Nuove campagne di digitalizzazione sono state effettuate con i finanziamenti di cui al Decreto n.199 del 11/05/2022 del Ministero della Cultura, concernente il “Fondo per il potenziamento della promozione della cultura e della lingua italiana all’estero, triennio 2022-2024”. Il progetto corrente punta a mettere a disposizione della ricerca storica sia le digitalizzazioni nuove che quelle già a disposizione dell'istituto.
Le nuove riprese sono state realizzate dalla ditta Studio AF Restauro di Roma, a cura di Chiara Panzone (responsabile della sezione digitale).
Le portate dal n. 15 al n. 63 e le nn. 165-166 sono state realizzate nell'ambito dell'accordo n. 2/2021 finalizzato al progetto di ricerca Banking Before Banks: Networks, Behaviour and Strategies in Early Financial Markets, promosso dalla Marcus och Amalia Wallenberg foundation e realizzato dalla prof.ssa Elise Dermineur Reuterswärd e dal dott. Matteo Pompermeier.
Altre unità sono state digitalizzate nell'ambito di progeti di ricerca da parte di Università italiane o estere.
Dimensioni dell'archivio digitale 1,79 TB
Formato delle immagini on-line Formato in JPG 300pi con profondità di colore di 24bit RGB con fattore di compressione 85 %.
Formati disponibili per la riproduzione Formato TIF 400dpi ottici
Risoluzioni adottate -TIF 6.0 non compresso ad alta risoluzione (400dpi ottici) e una profondità di colore di 24bit RGB. Tali immagini sono destinate alla conservazione fuori linea. -JPG 300dpi con profondità di colore di 24bit RGB destinato alla consultazione in loco e per stampe di buona qualità, con fattore di compressione 85 %. -JPG 150dpi con profondità di colore di 24bit RGB destinato alla consultazione in rete, con fattore di compressione 85 %. Gestioni del colore Profondità di colore di 24bit RGB
Per le riprese sono state utilizzate lampade a luce fredda, (standard minimo: 5400° kelvin), tramite scanner planetari con ripresa dall'alto non a contatto con i documenti. Scanner Metis Gamma e Bookeye. Standard utilizzati Standard minimo: 5400°kelvin