In occasione della Giornata europea del Paesaggio 2021 l’Archivio di Stato di Firenze propone un focus sul paesaggio urbano, con una versione digitale di Sguardi sulla città che cambia, la mostra fotografica del 2019 dedicata al tema dei cambiamenti e delle trasformazioni che hanno interessato la città di Firenze negli ultimi 150 anni.
Gli spazi urbani costituiscono uno degli ambiti di applicazione della Convenzione europea del Paesaggio e la loro evoluzione ha inevitabili conseguenze su quegli elementi - la percezione del territorio da parte della popolazione e le relazioni tra fattori naturali e umani - su cui si fonda il concetto stesso di paesaggio. Per i valori simbolici, affettivi e identitari che incarna in quanto ambiente di vita e luogo di incontro, il paesaggio urbano riveste quindi un interesse che, memori anche dell’entusiastica accoglienza riservata a suo tempo alla mostra, ci ha convinti dell’opportunità di riportarlo, in questa occasione, al centro della nostra riflessione sul tema.
La mostra fu allestita negli spazi espositivi del nostro Istituto, nell’ambito degli eventi di Firenze Fotografia d’Architettura 2019, una manifestazione a cui avevano aderito numerose istituzioni della città in vario modo legate al mondo dell’architettura e della fotografia, come la Fondazione Michelucci, il Kunsthistorisches Institut, la Biblioteca di scienze tecnologiche dell’Università di Firenze, l’Archivio storico del Comune, la Fondazione Studio Marangoni.
Senza alcuna pretesa di fornire un quadro esaustivo delle trasformazioni della città dalla seconda metà dell’800, la mostra si concentrava su singoli edifici, complessi o quartieri significativi per la loro storia sociale, artistica o politica, e su luoghi oggi scomparsi o riconvertiti ad altre funzioni, che però sopravvivono nell’immaginario o nei ricordi di molti cittadini.
Le immagini fotografiche provengono da alcuni dei fondi di architettura contemporanea conservati in Archivio di Stato, nonché dalla documentazione correlata alle pratiche amministrative del Genio civile, l’ufficio del Ministero per i lavori pubblici che fino agli anni ’80 si è occupato di edilizia pubblica nella città.