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Archivio di Stato di Firenze

Diplomatico

Diplomatico

La pubblicazione della riproduzione digitale di una consistente parte del fondo Diplomatico costituisce l'esito ultimo di un progetto avviato nel 1997.

Grazie ad essa, il ricercatore può oggi consultare online:

  • le immagini a colori di circa 85.000 pergamene dal secolo VIII alla fine del XIV secolo;
  • le immagini in bianco e nero dei 131 volumi di spogli contenti i regesti, cioè i riassunti di tutte le pergamene del fondo Diplomatico fiorentino (e di alcune centinaia conservate attualmente negli Archivi di Stato di Siena, Pisa e Arezzo);
  • le sommarie descrizioni dei complessi archivistici in cui è articolato il Diplomatico (le cosiddette "provenienze");
  • le schede che illustrano sinteticamente ciascuna delle pergamene digitalizzate.

Selezionando una voce nella lista delle "provenienze" oppure effettuando una ricerca sui campi della scheda descrittiva, il ricercatore può accedere alla riproduzione digitale delle singole pergamene e dei relativi regesti. In alternativa può "sfogliare" pagina per pagina i singoli volumi di spogli.

» Accedi alle immagini di pergamene e tomi di spogli in Archivio digitale

Per saperne di più:

Francesca Klein, Il progetto 'Diplomatico' dell'Archivio di Stato di Firenze: un archivio digitale di dati e immagini in costruzione, in "Reti medievali", I (2000), 1, maggio-dicembre.

Francesca Klein, Il progetto "Diplomatico" dell’Archivio di Stato di Firenze - Settembre 2004 - testo dell'intervento - File PDF; presentazione con immagini - File PDF

Mostra on line di sigilli fiorentini Max Plank Institut in Florenz

Per le richieste di copie digitali delle pergamene vedi Fotoriproduzioni per il pubblico

Il Diplomatico - la realizzazione tecnica

Avviato nel 1997, il progetto è stato completato nel 2002. Nella progettazione e nel collaudo del sistema, l'Archivio di Stato di Firenze ha potuto contare sulla preziosa consulenza dell'Istituto di Ricerca sulle Onde Elettromagnetiche (ora Istituto di Fisica applicata) "Nello Carrara" del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze.

Le varie componenti software della prima versione del sistema sono state realizzate dalla ditta Elsag Bailey S.p.a. (poi Elsag S.p.a.) di Genova, in associazione temporanea di impresa con la ditta SIAV di Roma e con il subappalto del servizio di schedatura dei materiali alla ditta Bassilichi Sviluppo S.p.a di Firenze.

L'acquisizione delle pergamene (oltre 85.000 pergamene delle parti Normali e Lunghe), per un totale di 243.557 immagini, è avvenuta utilizzando prevalentemente una strumentazione particolare (Dorso digitale Dicomed Big shot 3000) acquistata allo scopo dall'Archivio di Stato di Firenze.
Le pergamene sono state acquisite in formato compresso standard (JPG) con le seguenti modalità:
* con rigo di scrittura < 47 cm: 200 DPI
* con rigo di scrittura >/= 47cm </=63 cm: 150 DPI
* con rigo di scrittura </= 63 cm (dorso a scansione): 150 DPI
* fattore di compressione 1:10
* risoluzione cromatica di 24 bit x pixel RGB nativi.

Le pergamene riprodotte sono state dotate di un codice a barre di 8 cifre con cartellino aggiuntivo fissato con legatura al filo di collegamento tra la pergamena e il già esistente cartellino manoscritto. Tale codice letto con dispositivo ottico automatico dallo schedatore ha costituito l'elemento identificativo dell'insieme costituito da pergamena, scheda archivistica, i file dell'archivio ottico delle immagini acquisite, a loro volta connessi con le immagini del regesto.

La digitalizzazione dei 131 Tomi di spogli è stata ottenuta attraverso la conversione in digitale dei microfilm esistenti per un totale di 42.839 immagini, in formato compresso standard (grigio, 8 bit x pixel compresso JPEG). Il software di archiviazione e gestione dei documenti originariamente adottato utilizzava SQL Server per il data base relazionale e Fulcrum-Informix per la ricerca testuale. Il data base relativo alle descrizione delle Provenienze si appoggiava su un data base Microsoft Access.

L'architettura iniziale del sistema prevedeva una stazione server, più stazioni client e una stazione di restituzione, collegate in rete locale (LAN). La consultazione on-site del pubblico è stata parzialmente aperta nel gennaio 2001 e completata nell'autunno 2002.

Nel 2007, per l'esigenza di aggiornare le piattaforme software anche in vista della pubblicazione sul Web del sistema, l'Archivio di Stato di Firenze ha incaricato il Consorzio Forma di Pisa di realizzarne una completa reingegnerizzazione. Le basi di dati SQL Server e Microsoft Acccess sono state integrate in un unico modello concettuale e migrate in un database MySQL 5.0.51 su piattaforma Linux openSUSE 10.3. Il software per la gestione della base di dati e per la sua pubblicazione sul Web è stato sviluppato in PHP ed è conforme alla versione 5.0. Per la gestione e per la visualizzazione di immagini ad alta risoluzione si è ricorsi al plug-in Zoomify Flash. Per sfruttare al meglio le potenzialità di questo software, è stata realizzata preventivamente una piramidalizzazione delle immagini originali in modalità batch attraverso script elaborati ad-hoc. Il web server utilizzato Apache 2, versione 2.0.

Nel 2020 è stato necessario intraprendere una nuova reingegnerizzazione del sistema dovuta all'obsolescenza generale del sistema che gestisce la pubblicazione delle informazioni e alla dismissione di Flash Player, adottato per la visualizzazione dei dati e non più supportato da alcun browser a partire dalla fine del 2020.

L'intervento è stato finanziato grazie al bando Laboratori culturali della Fondazione CR Firenze per la parte della predisposizione dei dati, e da un co-finanziamento di Icar - Istituto centrale degli archivi per l'importazione delle immagini e dei metadati e per la loro gestione all'interno di un repository che prevede un ambiente di importazione e un'interfaccia utente.

Si è optato per il passaggio delle immagini e dei dati descrittivi al portale Archivio digitale basato su Metafad, piattaforma multistandard con licenza Open Source in grado di organizzare il processo di gestione delle schede di catalogazione dall'acquisizione alla fruizione, dialogando con i linked open data e consentendo la descrizione di oggetti digitali attraverso un DAM (Digital Asset Management) e la creazione di teche digitali. 

Del mapping in formato XML Icar, del software di estrazione contenuto e informazioni e dell'esportazione vera e proria si è occupata da ditta Catbird di Pisa.

Dell'importazione in Archivio digitale, gestione e interfaccia utente delle immagini e contenuti si è occupato il gruppo Meta srl.

ICAR ha fornito la consulenza scientifica e dato assistenza nella fase di migrazione dei dati sul portale e nella impostazione e realizzazione dei progetti di descrizione e digitalizzazione del patrimonio archivistico conservato.

Progetto realizzato grazie al contributo di