PATRIMONIO
Il notevole patrimonio bibliografico dell’Istituto è particolarmente specializzato in edizioni di fonti documentarie, pubblicazioni di argomento archivistico, storico, giuridico-istituzionale e di interesse locale.
La biblioteca possiede ca. 50.000 unità, tra volumi, opuscoli, e periodici, tra cui 4 incunaboli, 205 cinquecentine e 395 testate di periodici, di cui 101 ancora correnti.
Conserva anche alcuni fondi bibliografici pervenuti e mantenuti nella loro organicità, tra i quali segnaliamo: Avvocatura di Stato; Sergio Bertelli; Casa Editrice Sansoni; Fratellanza Artigiana di Firenze; Medici Tornaquinci; Ugo Procacci; Procura della Repubblica; Mario Salmi; Leonardo Savioli; Luigi Schiaparelli,; Alfonso Stocchetti; Sara Virgillito;
STORIA
L'origine della biblioteca risale alla fondazione dell'Archivio Centrale di Stato nel 1852. Il suo nucleo costitutivo è rappresentato dalle opere di antiquaria, storia e diplomatica che erano state via via raccolte dall'Archivio Diplomatico.
Fin dall'inizio essa venne pensata per sostenere il lavoro degli archivisti, per essere, con le parole di Francesco Bonaini, "lo strumento del lavoro filologico che essi avrebbero svolto, riconoscendo la natura dei documenti, ordinandoli e inventariandoli".
Da allora in poi la biblioteca si è arricchita grazie a acquisti mirati, pubblicazioni che ai sensi delle norme vigenti devono essere depositate dagli studiosi che utilizzano i fondi dell'Archivio, doni che ricercatori e archivisti, non solo italiani, hanno generosamente fatto pervenire ad essa e scambi con altre istituzioni culturali.
MODALITÀ DI CONSULTAZIONE DEL MATERIALE BIBLIOGRAFICO
Il servizio delle biblioteche degli Archivi di Stato è regolato dagli artt. 108 e seguenti del Regolamento archivistico (R.D. 2 ottobre 1911, n. 1163) e dalle linee-guida stabilite dalla Circolare Ministero Beni e Attività Culturali, 26 novembre 1997, n. 249, Regolamento delle biblioteche degli Istituti archivistici.
Sono ammessi alla consultazione dei cataloghi e dei volumi esclusivamente gli utenti della Sala Studio nell'orario di apertura al pubblico e secondo le norme generali stabilite dal regolamento della sala.
Per le opere anteriori al 1992 in Sala Studio è presente un catalogo a schede per autori e titoli, ma la collocazione indicata deve essere convalidata dalla consultazione del catalogo informatizzato.
Per le opere posteriori al 1992 si deve ricorrere al catalogo informatizzato consultabile
- attraverso una postazione dedicata in sala di studio
- oppure on line nell’OPAC del Sistema documentario integrato dell’area fiorentina:
Alcune opere generali, repertori ed edizioni di fonti sono liberamente accessibili a scaffale aperto in Sala di Studio, previa compilazione di un apposita scheda.
Le opere della biblioteca non disponibili negli scaffali aperti possono essere richieste in lettura dagli utenti, compilando manualmente le apposite schede e riportando la segnatura indicata nei cataloghi presenti in sala. Le schede devono essere consegnate al personale addetto alla consulenza.
La distribuzione si effettua secondo i tempi e le modalità previste per il materiale archivistico. Non è consentito il prestito esterno.
Le tesi di Laurea e di Dottorato possono essere consultate dopo il periodo previsto di legge, salvo diversa indicazione dell'autore.
Sono escluse dalla consultazione tutte quelle opere riconosciute in precario stato di conservazione.
La riproduzione del materiale librario non è consentita. Previa autorizzazione, è possibile solo la fotoriproduzione dei volumi conservati in esclusiva da questa Biblioteca, secondo le modalità indicate nella pagina apposita.