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1321-2021
Settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, un anniversario che invita ancora una volta, qualora ve ne fosse bisogno, a riflettere sulla centralità della vita e dell'opera di Dante nella cultura italiana, e non solo.
L'Archivio di Stato di Firenze, nel cogliere questo invito, ha inteso raccontare, attraverso una selezione di documenti originali, la vicenda umana e politica di Dante, i suoi rapporti con Firenze e i fiorentini, fino alla data cruciale del 1302, che segnò la condanna all'esilio del Poeta.
I documenti presentati in questa mostra, che traduce virtualmente l'allestimento realizzato nei locali dell'Archivio tra l'estate 2021 e il gennaio 2022, appartengono a fondi di età repubblicana significativi per la ricostruzione della partecipazione di Dante all'agone politico del suo tempo fino all'espulsione dalla città e alla condanna a morte, documentata dal celebre Libro del Chiodo.
Ad arricchire il percorso, due sezioni dedicate alla fortuna di Dante nell'età contemporanea: la prima incentrata sul secolo XX e comprendente, oltre ad alcuni preziosi documenti del fondo del Genio civile, trenta cartoline provenienti dalla Collezione Baldassari, prestate per l'occasione dalla Fondazione Ezio Franceschini di Firenze, che le conserva nel suo Archivio; la seconda rivolta all'indagine dei più significativi eventi celebrativi fiorentini del passato, dal 1865 al 1965.
Per l'appofondimento e lo studio della documentazione dantesca, si rimanda all'ultima edizione di tutti i documenti riguardanti Dante e la sua famiglia nell’arco di tre secoli (1131-1417), pubblicata in Codice diplomatico dantesco, a cura di Teresa De Robertis, Giuliano Milani, Laura Regnicoli, Stefano Zamponi, Roma, Salerno, 2016, e alla bibliografia ivi citata.
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