 |
Nel 22 agosto 1911 il telegrafo sparse per tutto il mondo la notizia che, nel giorno precedente, un ladro ignoto aveva rubato a Parigi dal Museo del Louvre il famoso quadro “La Gioconda”, capolavoro di Leonardo da Vinci.
Così esordisce la sentenza di condanna di Vincenzo Peruggia, imbianchino e decoratore reo confesso, pronunciata dal Tribunale di Firenze quasi tre anni dopo il furto, il 4 giugno 1914.
Con questa mostra ripercorriamo uno dei casi giudiziari più appassionanti dei primi anni del Novecento, integrandone la vulgata con il prezioso supporto delle fonti documentarie. L'iniziativa fa seguito infatti a un recente intervento di digitalizzazione che ha interessato l'intero fascicolo processuale del celebre ladro della Gioconda (Tribunale di Firenze, Atti in materia penale, Rito, Processi risolti con sentenza, fascicolo n. 64/1914), presto integralmente disponibile per la consultazione presso la nostra sala studio. In questa sede, proporremo una selezione dei documenti più significativi (verbali, interrogatori, perizie, lettere private e fotografie), utili per ricostruire la vicenda di Peruggia nel suo intricato dipanarsi tra Parigi, Londra e Firenze.
Per iniziare...
Prima di esaminare i documenti, vi proponiamo un breve video che riassume la vicenda del furto della Gioconda. Il video, in lingua francese, è andato in onda nell'agosto del 2019, in occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario dalla morte di Leonardo Da Vinci. Le riprese sono state in parte realizzate presso il nostro Archivio, con la collaborazione del dott. Simone Sartini.
