E-Mail: as-fi@cultura.gov.it   PEC: as-fi[at]pec.cultura.gov.it  Tel: +39055263201

Archivio di Stato di Firenze

1.6 Diario del medico Giovan Battista Gornea

Di origini emiliane, Giovan Battista Gornea (1633-1684) fu chiamato dal granduca Ferdinando II de' Medici a ricoprire la cattedra di medicina allo Studio pisano, per divenire poi medico personale del principe ereditario Cosimo, che lo volle con sé nel suo secondo viaggio in Europa.
In questo suo diario – del quale si conserva un’altra copia tra i manoscritti della biblioteca marucelliana di Firenze (Mss., C.XLIX) – Gornea si mostra particolarmente attento ad appuntare notizie corrispondenti ai suoi interessi scientifici, ma anche riguardanti la letteratura e l'arte, nonché gli incontri con illustri medici stranieri.


Estratti dal diario di Gornea, relativi al alcune tappe spagnole (ASFi, Mediceo del Principato, 6389)

(c. 16v) 7 novembre 1668, Madrid: incontro con Marianna d'Austria e Carlo II
[...] Sua Altezza passò per una porta segreta nel Palazzo di Sua Maestà, ove fu ricevuto dalla regina e dal re in mezzo la sala regia, sempre in piedi trattenendosi così in discorso per un buon quarto d'ora. La regina è donna grande di maestosa presenza e vestita da monaca con sei delle sue dame pure vestite da monaca di bianco e nero. Il re è spiritoso assai e pronto, di capelli biondi e distesi, di faccia lunghetta, carne bianche e gentili, occhi cerulei, ben fatto del resto del corpo dalle gambe in poi quali sono un poco sporte all'infuori. [...]

(cc. 18rv) 10 novembre, Madrid: visita all'Armeria regia
Il dopo pranzo Sua Altezza andò a vedere l'Armeria regia, ove si riserbano solo l'armature de re et altri più famosi guerrieri. Molte ve ne sono di Carlo V, tutte colla figura della Concezione della Beata Vergine d'oro in mezzo al petto [...] Vi sono armature d'Indiani fatte d'ossa gentilmente lavorate e colorite con varie figure et accompagnature di penne, quali anno l'elmetto in similitudine di testa d'animali ferocissimi e spaventosi, che veramente atterriscono. [...] Vi è la lettiga che usava Carlo V in campagna, che serve di letto e di tavola da impugnare in questa forma [disegno]. [...]

(cc. 25v-26r) 22-23 novembre 1668, Madrid: consultazioni mediche
Questa mattina io fui invitato ad una Accademia medica in casa del signor cardinale d'Aragona di casa del duca di Cardona ove furono dodici medici col medico di Sua Maestà il dottor Ciavani si disputò de giorni pari nell'Istoria di Erasino e si provò che le febbri quali si movevano ne giorni pari erano terzane, con copiosa materia difficile ad accendersi, onde l'accensione maggiore succedeva nella giornata seguente all'esacerbazione ordinata di terzo in terzo. [...]
[23 novembre] La sera venne a darmi il buon viaggio il signor dottor Gaspero Bravo, che mi disse servirsi per sudorifero nelle febbri dell'acqua stillata di papavero erratico [...]

(c. 30r) 28 novembre 1668, Toledo: la musica spagnola
La musica di Spagna è un sussiego e maestà e tutte le parole s'intendono, onde da essi è spezzata assai l'italiana, come confusa nelle parole, onde se un musico italiano viene in Spagna, bisogna che stia almeno un anno avanti poter tralasciare il modo appreso. cantano per il più sopra l'arpe e chitarra gentilmente toccate per non impedire la voce del cantore, e questo modo è usato nelle chiese, nelle commedie e nelle case, cantando quasi tutti nel medesimo tuono. Quello però che più mi pare considerabile si è che le donne in tutti i negozi attendono con grandissimo giudizio et applicazione, in modo che in tutti i mestieri le maggiori fatiche son le loro.

(c. 34v) 12 dicembre 1668, Cordova: la caccia del toro
Mercoledì Sua Altezza fu alla piazza apparata in forma di teatro [...] Qui fu concorso di trenta mila persone per la famosa caccia del toro, il che seguì la mattina e dopo pranzo ammazzandosi quattordici tori, parte da cani e parte da cavalieri.