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Archivio di Stato di Firenze

Greve in Chianti

L’internamento libero a Greve in Chianti

Per un breve periodo, anche Greve in Chianti fu sede di internamento libero di due nuclei familiari poi trasferiti a Pelago. Si trattava di “congiunti di ribelli” arrivati dal Carnaro nell’estate del 1942. C’era l’agricoltore Giuseppe Mladenic, con la moglie casalinga Cecilia Marcelia e la nipote di un anno Marianna Mladenic [Fig. 1], e le internate Emilia Peterc (in Srok) con le figlie Maria (di sedici anni) e Antonia (di dieci anni).
Nel dicembre del 1942, Emilia Srok in una lettera indirizzata al Comune di Castua spiegò di essere stata arrestata nel giugno del 1942 con le figlie e il marito, dal quale fu separata senza più avere sue notizie. Lei e le figlie dichiararono di vivere in uno stato di ansia e sofferenza costante, non avendo mai saputo la località in cui fu trasferito il loro marito e padre [Fig. 2-3]
Pochi giorni dopo, Emilia Srok fu informata dalla Questura di Fiume che il marito risultava deceduto il giorno stesso dell’arresto “durante le operazioni di rappresaglia effettuate nel Castuano il 6 giugno 1942” [Fig. 4].

Anche se non si trovano tracce all’Archivio di Stato di Firenze, a Greve risulta essere stato internato anche l’ebreo greco Vittorio Giuseppe Macamulli (si veda annapizzuti.it).