L’internamento libero a Bagno a Ripoli (Grassina)
Tra marzo e ottobre del 1943 risultano internati liberi a Grassina, frazione del Comune di Bagno a Ripoli, Antonio Bove e sua moglie Antonietta Petrosino, dalla provincia di Salerno. Antonio Bove fu internato prima al campo di concentramento di Rovezzano per non aver rinunciato alla seconda cittadinanza americana. Per lo stesso motivo, ma soprattutto per aver rifiutato il servizio militare in virtù della loro cittadinanza americana, anche due dei suoi tre figli, Erminio e Felice, furono sottoposti al provvedimento di internamento nel campo di concentramento di Montechiarugolo (Parma) [Fig. 1]. Per motivi di salute, Antonio Bove fu considerato non più idoneo al regime di vita del campo di concentramento e il provvedimento a suo carico fu commutato in internamento libero a Grassina, dove lo raggiunse la moglie.