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Archivio di Stato di Firenze

Beatrice

La più famosa tra le donne della vita di Dante è senz’altro Bice/Beatrice.
La figura di questa donna e il sentimento del poeta verso di lei sono al centro di quasi tutta l’opera dantesca. Di lei Dante ci parla moltissimo, ma su di lei e sulla sua vita reale in pratica non si hanno documenti e non si sa nulla di certo. Che la Beatrice cantata dal poeta, fosse figlia di Folco di Ricovero Portinari, fondatore dell'ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova, è attestato solo dalla tradizione che si base sui primi e più antichi commentatori della Commedia. L’unico documento che ci fornisce qualche dato sicuro è il testamento dello stesso Folco, redatto il 15 gennaio 1288, in cui è ricordata la figlia Bice, moglie di Simone de’ Bardi.
I Portinari erano una famiglia non magnatizia ma ricca, che abitava nella parrocchia di S. Margherita nel sesto di Porta San Pietro, confinante con quella di residenza degli Alighieri. Se come ci dice Dante stesso nella Vita Nova, Beatrice muore a 25 anni il 19 giugno 1290, doveva essere nata intorno al 1265 e quindi era coetanea del poeta. Oltre a questo sappiamo solo che aveva sposato Simone de’ Bardi. Probabilmente questo matrimonio era stato celebrato tra il 1280 e il 1283.

Per le circostanze del ritrovamento della pergamena tra le carte del collezionista Carlo Bologna e per la sua trascrizione, si veda Girolamo Mancini, Il testamento di Folco Portinari, in «Archivio Storico Italiano», 48, n. 264 (1911), pp. 245-258.