Fra le tipologie documentarie restaurate ci sono alcune delle voluminose filze del Consiglio di Giustizia e della Ruota criminale che in alcuni casi conservano ancora la coperta originale in pergamena. La prima operazione eseguita, dopo aver effettuato il controllo della numerazione delle carte, ha riguardato la scucitura dei fascicoli, fermati al centro con lo spago, e tenuti insieme l’uno con l’altro da un tassello in cuoio spaccato che in molti casi aveva perso la sua originaria flessibilità. La scucitura dei fascicoli ha permesso di procedere con il lavaggio delle carte che avviene singolarmente, di bifolio in bifolio, con un’operazione delicata di immersione delle carte in una soluzione acquosa, dopo aver saggiato la resistenza delle mediazioni grafiche. Nel caso della documentazione alluvionata le operazioni di lavaggio rivestono un ruolo fondamentale consentendo molto spesso il recupero della leggibilità del documento offuscato dai depositi di fango e di materiali organici sedimentati sulle carte. Purtroppo alcune unità conservano segni irreversibili come le tracce lasciate sulla superficie dai telai utilizzati per l’asciugatura del documento nei giorni successivi all’alluvione.
Ruota criminale
Le filze voluminose del fondo presentavano in alcuni casi le coperte originali ma le cuciture dei fascicoli e l’ancoraggio alla legatura risultava molto spesso compromesso. Le carte, al loro interno si mostravano offuscate dai depositi di sporco e dalle tracce lasciate dai telai utilizzati per l’asciugatura. Dopo il distacco della coperta e la scucitura dei fascicoli si è proceduto al lavaggio delle carte che ha reso nuovamente leggibili i documenti confermando il notevole stato di conservazione degli inchiostri utilizzati. L’intervento si è concluso con l’integrazione delle lacune effettuata con carta giapponese e collante di origine cellulosica.
Consiglio di giustizia
La magistratura fiorentina del Consiglio di Giustizia fu istituita nel 1502 ed ereditò le funzioni giurisdizionali del Podestà e del Capitano del Popolo. Nell’arco di poco più di un trentennio produsse una mole considerevole di documentazione che venne organizzata in filze di notevoli dimensioni. La preliminare scucitura e la ricomposizione dei fascicoli, seguita al restauro, hanno rappresentato due operazioni molto lunghe e delicate nel presente intervento. Non sempre è stato possibile, però, procedere secondo quest’ordine: talvolta le carte si erano completamente adese le une alle altre formando una massa compatta che è stato necessario separare, umidificando il supporto e aiutandosi meccanicamente con i bisturi, prima di proseguire con lo smontaggio della filza.
Podestà
Le carte del fondo del Podestà si presentavano notevolmente inscurite tanto che la lettura del documento poteva sembrare definitivamente compromessa. La pulitura, accompagnata dalle operazioni di ricollatura del supporto cartaceo, ha restituito la piena leggibilità alle carte, consentendo al contempo la fruizione delle unità anche per procedere alla loro digitalizzazione.