E-Mail: as-fi@cultura.gov.it   PEC: as-fi[at]pec.cultura.gov.it  Tel: +39055263201

Archivio di Stato di Firenze

Itinerario Belvedere e San Leonardo

L'itinerario prende il nome dalla bellissima vista della città che si gode dal piazzale antistante il Forte di San Giorgio: la strada di via di Belvedere, sulle cui mura possiamo osservare il bel graffito a forma di sole, corre ai piedi delle mura costruite per volontà del Granduca Ferdinando I.   

La via di San Leonardo - primo tratto della vecchia strada imprunetana - collegava la città al Chianti. Essa fu analizzata attraverso indagini e disegni che ne misero in evidenza non solo gli elementi geometrici, ma anche il tipo particolare di legame con l’uomo abitatore e artefice, e con l’osservatore, come avrebbe affermato Italo Gamberini, che guidò un gruppo di ricerca e pubblicò uno studio intitolato L’insegnamento di una strada. Anche Raffaello Torricelli nella sua Psicologia di una città (2006) scriveva che i muri sono i veri protagonisti di quest’opera d’arte collettiva.

La via di San Leonardo è stata anche tra le vie più celebrate dai poeti e dai pittori tra la fine dell'Ottocento e il Novecento.  Ne scrisse Vasco Pratolini, ne Lo scialo (1960), paragonandola a "un tunnel di cielo tra i due muri (...).”, coi lillà e le mimose ai cancelli delle ville; e “i convolvoli, le roselline, i tromboncini" per ornarsi il viso. Mentre Bino Sanminiatelli nel suo romanzo Palazzo Alberino (1939) ne sottolineava la suggestione non legata tanto alla presenza di emergenze architettoniche, ma al particolare equilibrio che si è stabilito nel tempo tra i diversi elementi  e quella sorta di raccoglimento claustrale che si coglie nei  passi  di chi la percorre, che sembrano ripetersi all'infinito, quasi a farsi eco gli uni con gli altri entro quelle mura, con le superfici per lunghi tratti intonacate e decorate a graffito, ornate dai cipressi e dagli olivi, coi diversi tipi di rampicanti, le ville signorili da un lato e l'edilizia rurale dall’altro.

La via di San Leonardo attraversa l’intero territorio del popolo di San Leonardo in Arcetri; nelle Piante dei Capitani di Parte Guelfa ed in quella del Catasto Generale Toscano è evidenziata una traversa che, dal sagrato della Chiesa della Madonna della Pace, scende lungo il Bobolino e si congiunge con la via San Leonardo all’altezza del Palazzo della Luna, chiamato così perché edificato nel Quattrocento dai Della Luna, il cui cognome deriva da un’insegna sulla loro bottega di speziali nel Mercato Vecchio.

I nomi degli edifici sono evocativi dei luoghi: la Luna, l’Arancio, la Gioia, La Pace, l’Ellera, la Selva.

Nella Pianta del circuito murario di Firenze, realizzata dai Capitani di Parte Guelfa tra il 1535 ed il 1580, è invece possibile osservare il circuito delle Porte di San Miniato, San Giorgio, S. Pier Gattolini e S. Frediano; ad un’analisi attenta si rileva, tuttavia, l’assenza del Forte Belvedere, costruito successivamente alla realizzazione della pianta.

Via di Belvedere

Via di San Leonardo