Nepal '75. Diario della spedizione dell'architetto Valerio Sestini
Nel 1975 l’architetto fiorentino Valerio Sestini (1935-2013), docente dell’Università degli studi di Firenze, venne selezionato per partecipare alla spedizione scientifico-alpinistica italiana del Club Alpino Italiano sul Lhotse (8516 metri), in Nepal.
Il Paese, dopo circa due secoli di isolamento, aveva aperto le proprie frontiere agli stranieri nel 1951, determinando l’inizio di profonde trasformazioni sociali e modifiche nell’ambiente, che attirarono l’attenzione dell’UNESCO, del governo locale e di altri organismi internazionali, preoccupati della salvaguardia del patrimonio culturale del luogo.
In occasione della missione del ’75 (la prima di una lunga serie che lo vide impegnato per oltre 25 anni), Sestini, insieme all’amico e collega Enzo Somigli, percorse lunghissime distanze ad elevate altitudini al fine di documentare le caratteristiche architettoniche delle valli himalayane, fino ad allora prive di documentazione specifica.
L’importanza di questa missione è chiarita dall’adozione, appena due anni più tardi, di due importanti strumenti di tutela: il primo inventario dei beni culturali nepalesi promosso dall’UNESCO e la dichiarazione di World Heritage di alcune opere architettoniche induiste e buddiste di particolare valore culturale e simbolico, insieme alla definizione dei confini del World Heritage Site.
Il racconto della spedizione nepalese viene ripercorso nel video realizzato per la Notte degli Archivi 2023 attraverso la viva voce dell’architetto Sestini, grazie ai suoi diari, conservati nel fondo archivistico dell’Archivio di Stato di Firenze, e grazie a un’intervista, realizzata durante i lavori di inventariazione.