Firenze, Spazi espositivi dell’Archivio di Stato di Firenze
Orario mostra da lunedì a venerdì 10-17 e sabato 10-13
Ingresso libero da Viale Giovine Italia, 6
Enti organizzatori
I.N.A.C., Istituto Nazionale d’arte Contemporanea ed ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana, Comune di Firenze.
È giusto sottolineare un’affermazione che l’artista ama proporre, ossia egli dice “non sono io che cerco la materia, ma è la materia che mi trova”. Infatti, in ogni tipo di materiale, grande o piccolo, integro o frammentato, di qualsiasi composizione materica (naturale o sintetica), Rovati, come un sensitivo, al tocco “sente” tutta la vita che questo reperto contiene o ha sperimentato. E questo riprende a vivere una nuova vita.
Particolarmente importante è stata l’esperienza che Rovati ha vissuto a Grenadine, nei Caraibi, dove ha istituito una scuola d’arte e dove è sorto un museo a lui dedicato. Ma l’importanza di questa esperienza deriva dalle opportunità irripetibili di effettuare numerose immersioni e, quindi, di conoscere un mondo fantastico che gli ha aperto ancora di più la mente all’osservazione e alla sperimentazione. Qui, ha avuto modo di realizzare le sue opere impiegando materiali e pigmenti assolutamente inconsueti per molti artisti: quelli che il mare stesso gli offriva.
Stesso interesse Rovati lo riserva a tutti i materiali che tutta la natura in generale gli offre, quindi metalli, pietre e marmi, ma anche quelli che offre la società produttiva che comprendono le plastiche e gli scarti. Dunque, sarebbe opportuno pensare all’universo vita coniugato al plurale, ossia a tanti universi di molte vite, che non sono riservate agli esseri viventi, ma anche a oggetti inanimati che, però, hanno un trascorso da raccontare. Ecco perché ogni opera di Rovati è materica; a partire dalle sculture che per definizione si formano da volumi, fino ai dipinti o, meglio, opere su tela che spesso sono bassorilievi e persino le opere su carta rispettano il loro verificarsi con spessori materici. I colori rispettano coerentemente il materiale impiegato e il concetto contenuto, il quale concetto è strettamente legato alla vita, alla creazione, alla nascita, all’amore, quest’ultimo pensato sicuramente tra individui e, in modo più allargato, a tutto il creato, ossia all’universo.
La mostra curata da Anselmo Villata è corredata da un volume, a colori e bilingue (italiano e inglese), edito da Verso l’Arte su cui sono riprodotte tutte le opere esposte, oltre le presentazioni di Enrico Rossi, Presidente della Giunta Regionale Toscana e di Carla Zarrilli, Direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze, i testi critici di Anselmo Villata e Giovanna Barbero, i testi di Ingrid Gerbert Rovati e Costanzo Rovati, e la biografia dell’artista.
Rapporti con la Stampa:
I.N.A.C. Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea – tel. 0142697474 fax 0142697479 – inac[at]istituto-inac.eu - Archivio di Stato di Firenze – dott.ssa Sonia Cafaggini – tel.05526320238 - sonia.cafaggini[at]beniculturali.it
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