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Archivio di Stato di Firenze

Cosimo I de’ Medici tra Firenze e il Dominio

Al «Domatore di tutte le chimere». Cosimo I de’ Medici tra Firenze e il Dominio
Firenze, Archivio di Stato - Consiglio regionale della Toscana
27-29 novembre 2019

Il 12 giugno 1519 veniva al mondo a Firenze Cosimo figlio di Ludovico (detto Giovanni delle Bande Nere) de’ Medici e di Maria Salviati. In occasione del V centenario della sua nascita, l’Archivio di Stato di Firenze, l’Associazione di Studi Storici Elio Conti e il Consiglio regionale della Toscana promuovono un convegno il cui scopo è quello di mettere a punto le conoscenze su questo importante personaggio a cui si deve la fondazione dello Stato toscano.
A causa sia degli avvenimenti storici quali l’assassinio del primo duca di Firenze, Alessandro, per mano di Lorenzino, anch’egli membro della famiglia Medici, sia dei contrasti all’interno dell’oligarchia fiorentina ma, non di meno, delle mire dell’imperatore Carlo V sull’Italia e su Firenze, si giunse, nel 1537, all’elezione di Cosimo quale nuovo “capo e primario della città”, a cui fece seguito, il 30 settembre dello stesso anno, il diploma di investitura imperiale.
Di lì a breve i rapporti fra Cosimo e Carlo V si rafforzarono in virtù del matrimonio (29 giugno 1539) fra il Medici ed Eleonora di Toledo, appartenente alla grande famiglia spagnola che governava il Regno di Napoli. Partendo da questi antefatti il convegno sarà un’occasione per approfondire alcune tematiche: segnatamente si analizzerà la crisi politica in cui versava il Ducato e la “debolezza” iniziale di Cosimo, seguita dal rafforzamento del suo potere sullo Stato mediante interventi mirati sulle strutture di governo, con la creazione di nuove magistrature (ad esempio la Magona, i Nove Conservatori, la Pratica Segreta) e l’adeguamento alle esigenze del nuovo Principe di magistrature già esistenti.
Nel corso del convegno si analizzerà la politica del duca verso le città del Dominio anche attraverso quella politica culturale che consentì a Cosimo di rafforzare il proprio potere e che vide, fra le altre manifestazioni, l’apertura dei cantieri architettonici delle fortezze, le tante committenze di natura pittorica e scultorea, e l’allestimento di spettacoli celebrativi.



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