Firenze, Auditorium dell’Archivio di Stato di Firenze
lunedì 22 febbraio 2016
ore 10.30-13.30
Programma del convegno:
Saluti introduttivi:
Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Carla Zarrilli Direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze, Rosalia Manno, Presidente dell’Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne.
Coordina: Carla Zarrilli
Intervengono:
Georgia Arrivo, Scandalo e diffamazione. Donne e polizia a Firenze nell'età di Pietro Leopoldo; Sara Della Vista, Varcare la soglia della Casa di correzione: disciplinamento di "discoli", "oziosi" e "donne di mala vita”; Daniele Edigati, La riforma delle istituzioni giudiziarie e della polizia fra continuità e discontinuità
Conclusioni di Daniela Lombardi . Beatrice Biagioli, Un percorso di ricerca in mostra.
Con la partecipazione degli studenti del Liceo Classico “Niccolò Machiavelli” di Firenze, a cura della docente Laura Felici e di Francesca Klein, coordinatrice del Servizio Educativo dell’Archivio di Stato di Firenze.
Al Convegno cui parteciperanno studiose e studiosi del Settecento riformatore e della Toscana di Pietro Leopoldo sulla Casa di correzione delle donne istituita a Firenze (1783-1794) saranno presentate le problematiche storiche inerenti a quegli anni, con particolare riferimento ai temi della punibilità e del disciplinamento delle donne.
Nella Casa di correzione femminile, contenitore/reclusorio composto di donne, popolane, intraprendenti, poco disciplinabili, schedate ad una ad una; le internate hanno una provenienza sociale abbastanza omogenea: appartengono in gran parte al ceto popolare fiorentino, ma vengono anche dalle varie parti dello Stato.
Inaugurazione della Mostra:
Sala Mostra “Correggere e prevenire” a cura di Beatrice Biagioli e Sara Della Vista
Firenze, Archivio di Stato
22 febbraio 2016, alle ore 15.00
Presentazione della Mostra:
Loredana Maccabruni, Archivio di Stato di Firenze
Rosalia Manno, Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne
Nella mostra documentaria le carte relative alle vicende della Casa di Correzione, consistenti in deliberazioni delle magistrature preposte al controllo dell’ordine pubblico e al funzionamento della giustizia, lettere, pareri, carte processuali, materiale cartografico relativo alla Fortezza da Basso e alla Casa di correzione, Motupropri granducali, narrano la storia della Casa di correzione e delle donne che vi furono internate, in modo da permettere al pubblico di entrare in contatto con aspetti poco noti della vita sociale del granducato negli anni delle riforme leopoldine.
Si ringraziano per la collaborazione prestata: Sonia Cafaggini, Daniele Ciuffardi, Egidio Giannini, Ilaria Marcelli, Piero Marchi, Milvia Masciarelli, Marisa Morelli, Andrea Ossani
Link al programma delle iniziative della Festa della Toscana 2015:
www.consiglio.regione.toscana.it/festa-toscana/default.aspx
Scarica l’invito - file PDF
Il tema delle case di correzione ebbe larga circolazione in Europa, quale possibile risposta o evoluzione, nello stato assoluto settecentesco, dell’ormai superato sistema del renfermement. Nella Toscana “laboratorio dei Lumi” si fondava quindi la Casa di correzione dove venivano temporaneamente reclusi, scriveva lo stesso Pietro Leopoldo, “vagabondi, ragazzi viziosi, donne di mala vita, discoli etc.”, ai quali “si fanno imparare diversi mestieri e sono invitati al lavoro mediante il guadagno, di cui parte gli si rilascia e parte gli si ritiene per dargliene quando vengono rilasciati. Vengono mandati in casa di correzione dai commissari in Firenze … e dai vicari per le provincie … e ne vengono rilasciati o quando hanno imparato un mestiere, o secondo la buona condotta che vi tengono …” (Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena, Relazioni sul governo della Toscana, I, Firenze 1969, pp. 139-140). L’apertura della casa di correzione attuata con grande riservatezza suscitò grande curiosità e concorso di popolo.
Il dibattito sull’efficacia della Casa di correzione in rapporto ai diritti e alle libertà civili dei cittadini vide impegnati, con giudizi fortemente negativi, funzionari della levatura di Francesco Maria Gianni. Nel clima politico mutato in Europa negli anni del tempestoso evolversi della lotta politica in Francia, dopo il ritorno a Vienna di Pietro Leopoldo chiamato a governare l’Impero, la Casa di correzione fu soppressa nel 1794.