Catasti ottocenteschi e archivi aggregati

Archivio di Stato di Firenze

Direzione del catasto lucchese

Intestazioni:

  • Direzione del catasto lucchese

Descrizione:

Il primo catasto lucchese risale al 1802 per iniziativa della repubblica democratica, ma le operazioni effettuate furono incomplete e approssimative, creando diverse difficoltà nell’applicazione pratica. Perciò, nel 1826, il duca Carlo Ludovico di Borbone istituì una commissione con l’incarico di riformare il catasto. Sulla base dei lavori di questa commissione, nel 1829 si insediò una Deputazione che doveva dirigere i rilievi per la formazione del catasto geometrico. Successivamente, nel 1841, il nuovo censimento venne affidato all’Ispettore Generale della Riforma che contestualmente era anche il Conservatore del Catasto Vecchio, riunendo così i due catasti nell’unico ufficio della Direzione del Catasto Lucchese. Dopo l'unione del ducato di Lucca con il Granducato di Toscana, avvenuta nel 1847, la Direzione del Catasto Lucchese fu posta, nel 1848, sotto il controllo della Direzione del Pubblico Censimento. Nel 1849, sul territorio del ex ducato di Lucca furono costituite le nuove cancellerie e uffici del censo e, con il decreto del 17 gennaio del 1850, fu abolita la Direzione del Catasto e le sue attribuzioni passarono alla Direzione del Pubblico Censimento. In seguito a questo cambiamento amministrativo, l’organizzazione del catasto lucchese fu ridisegnata sul modello toscano e i nuovi cancellieri ebbero il compito di condurre a termine la riforma del censo avviata dai Borbone. L’attivazione del nuovo catasto ebbe tempi lunghi e avvenne tra il 1864 (Lucca e Viareggio) e il 1868 (Pescaglia).
Complessi archivistici: Redazione e revisione:
  • Susanna Gori (archivista collaboratore esterno) , compilazione