Catasti ottocenteschi e archivi aggregati

Archivio di Stato di Firenze

Addaziamenti decennali dei fabbricati

Gerarchia:

UFFICI CENTRALI » Imperiale e regio ufficio di conservazione del Catasto » Correzioni, divisioni, addaziamenti » Addaziamenti decennali dei fabbricati

Titolo attribuito:

Addaziamenti decennali dei fabbricati

Tipologia:

sottoserie

Data:

1843 - 1847

Consistenza:

3 unità archivistiche

Descrizione:

I documenti collocati in questa sottoserie appartenevano a nuclei documentari differenti ed indipendenti. Poiché la loro frammentarietà non ha permesso la ricostruzione delle serie originarie, si è ritenuto opportuno creare una nuova aggregazione logica dove raggruppare questi documenti che hanno come elemento comune l'addaziamento dei fabbricati. In primo luogo, troviamo il materiale documentario costituito dagli avvisi con i quali si notificavano ai proprietari la stima dei loro immobili. Poi, incontriamo la documentazione superstite che afferiva anticamente alla serie"Correzioni, divisioni, addaziamenti e sdaziamenti". Secondo l'elenco di consistenza e scarto compilato negli anni'50 del Novecento, questa serie era costituita da 279 unità archivistiche, dal 1841 al 1849 e rappresentava la continuazione della serie"Affari di divisioni e correzioni". Come risulta dall'annotazione a margine, la serie figurava tra quelle proposte per lo scarto, ma venne poi mantenuta. Di tutta la documentazione pesantemente decurtata dall'alluvione del 1966, è rimasta solo un'esigua parte relativa agli addaziamenti decennali del 1844. Come è noto, le regole per l'addaziamento decennale dei nuovi fabbricati erano fissate dal Regolamento per la conservazione del catasto del 1829. Gli edifici costruiti dopo l'impianto del catasto dovevano essere accatastati nel decennio successivo alla loro edificazione, iniziando il computo dal giorno in cui le carte del nuovo catasto erano state consegnate alla cancelleria. Le stime calcolate dall'ingegnere di circondario venivano inviate all'Ufficio di Firenze che provvedeva trascriverle sul campione dopo averle ammesse o corrette. La stima definitiva era successivamente trasmessa al cancelliere con l'ordine di eseguire la stessa operazione sulla copia del campione depositato in cancelleria affinché la rendita assegnata a questi edifici potesse figurare nella dichiarazione del dazio successiva, cioè all'inizio del nuovo decennio. Infine chiudono la serie alcune minute di lettere ai cancellieri, risalenti al 1847, con le quali si accompagnavano i documenti catastali necessari per eseguire le stime dei nuovi fabbricati

Note:

Strumenti di ricerca: Elenco di consistenza e scarto. Imperiale regio ufficio per la conservazione del catasto, 1950 circa, p. 504, serie n. 29 Schedatura, 1950 circa Bibliografia: S. A. I. R., "Bandi e ordini da osservarsi nel Granducato di Toscana", Stamperia granducale, Firenze, 1829, vol. 36, n.XXXVI

La documentazione è stata prodotta da:


Redazione e revisione:

  • Susanna Gori (archivista collaboratore esterno) , compilazione