Catasti ottocenteschi e archivi aggregati

Archivio di Stato di Firenze

Imperiale e regio ufficio di conservazione del Catasto

Gerarchia:

UFFICI CENTRALI » Imperiale e regio ufficio di conservazione del Catasto

Titolo originale:

Imperiale e regio ufficio di conservazione del Catasto

Tipologia:

fondo

Data:

1835 - 1849

Descrizione:

Nel 1834 la conservazione del catasto venne separata dalla Direzione dei lavori di Acque e Strade e trasformata in un ufficio autonomo. Questo cambiamento istituzionale era motivato dalla conclusione delle operazioni catastali e dalla necessità di tenere costantemente aggiornato il materiale documentario prodotto. La nuova istituzione, privata delle competenze sui lavori pubblici, assunse alcuni compiti in precedenza appartenuti alla Soprintendenza alla Conservazione del Catasto. Confrontando la configurazione di questo archivio, dopo il riordino, con la struttura delineata nell’elenco di versamento degli anni ’50 del Novecento, il fondo risulta depurato di quelle serie che gli schedatori dell’Ufficio tecnico erariale assegnarono per errore a questo organo. Si è ritenuto opportuno, dove ancora presenti, riportare le segnature coeve date alle singole unità archivistiche per evidenziare i legami e la continuità esistenti tra le entità archivistiche che si sono avvicendate nella gestione del catasto. Inoltre, sono stati registrati, ove disponibili, i numeri attribuiti ai singoli pezzi e corrispondenti alle schede redatte per elaborare l’elenco di versamento degli anni’50 del Novecento. Il fondo si appoggia essenzialmente sulla serie "Motupropri e rescritti" (1835-1849) che contiene gli affari risolti con decisione granducale. Nel 1840, quando l’Ufficio di Conservazione del Catasto viene posto alle dipendenze della Soprintendenza generale alle comunità del granducato, questa serie subisce un cambiamento sia delle procedure istruttive, sia dei contenuti. I rescritti granducali vengono, infatti, comunicati al Conservatore tramite questa nuova istituzione a cui è affidata la supervisione del catasto. Troviamo, poi, i "Motupropri e rescritti relativi al personale e al servizio di cancelleria" (1835-1839) costituiti dai provvedimenti economici e giuridici adottati nei confronti degli impiegati. Nel 1840, cambia la modalità di archiviazione di questa tipologia di rescritti: non sono più raccolti in filze separate, ma sono archiviati insieme agli altri, poiché i problemi attinenti al personale comunitativo non spettano più all’Ufficio conservazione del catasto, ma alla Soprintendenza generale alle comunità di nuova istituzione. Successivamente, incontriamo la serie “Affari diversi” (1835-1849) nella quale trovano posto i fascicoli relativi alle pratiche di diretta competenza del Conservatore. Tra le prerogative in materia finanziaria che questo ufficio aveva ereditato dalla precedente Soprintendenza, si annovera la serie "Bilanci di previsione delle comunità" (1835-1840). Le attribuzioni del Conservatore inerenti le operazioni catastali, come il censimento dei fondi, la suddivisione del dazio, le volture estimali, hanno prodotto invece diverse tipologie documentarie come le serie “Figure geometriche in giustificazione degli arroti” (1832ca-1840) e “Revisione dei conti estimali” (1842-1849). Secondo l’elenco di consistenza degli anni’50 del Novecento, un nucleo documentario molto consistente era rappresentato dalla serie “Correzioni, divisioni, addaziamenti e sdaziamenti”, purtroppo andato quasi completamente distrutto per l’alluvione del 1966. Inoltre, segnaliamo la presenza, in questo fondo, di materiale documentario relativo all’archivio delle mappe, cioè la serie "Ordini di servizio partecipati all’archivio" (1832-1840) concernenti le autorizzazioni per rilasciare certificati catastali.

Note:

Strumenti di ricerca: Elenco di consistenza e scarto. Imperiale e regio ufficio di conservazione del catasto, 1950 circa, pp. 501-512 Schedatura, 1950 circa

La documentazione è stata prodotta da:


Redazione e revisione:

  • Susanna Gori (archivista collaboratore esterno) , compilazione