Catasti ottocenteschi e archivi aggregati

Archivio di Stato di Firenze

Bilanci di previsione delle comunità

Gerarchia:

UFFICI CENTRALI » Ufficio generale delle comunità del Granducato » Bilanci di previsione delle comunità

Titolo originale:

Bilanci di previsione delle comunità

Tipologia:

serie

Data:

1819 - 1825

Consistenza:

35 unità archivistiche

Descrizione:

La serie è costituita da 35 unità archivistiche, suddivise in 7 sottoserie cronologiche, dal 1819 al 1825. Ogni sottoserie è composta da 5 registri tre dei quali contengono i bilanci delle comunità appartenenti al dipartimento della Camera di Firenze, uno alle comunità dell’Ufizio fiumi e fossi di Pisa e l’altro a quelle dell’Ufizio generale di Siena e all’Ufizio dei Fossi di Grosseto. All’interno di ogni dipartimento i bilanci delle comunità sono posti in ordine alfabetico. Essi sono annuali e divisi in entrata e uscita, a loro volta ripartite in più titoli. I primi quattro titoli dell’entrata riassumono la situazione della cassa comunitativa, la tassa di famiglia, i proventi dei macelli e i finanziamenti erogati dal Governo per il mantenimento delle strade regie. Le entrate sono poi suddivise in entrate ordinarie e straordinarie, a queste si aggiungono le entrate provenienti dai dazi, dai rimborsi e dai capitali investiti. Nella sezione delle uscite, suddivisa in 13 titoli, sono invece previste, oltre alle voci di ricapitolazione dell’anno in corso, le uscite per le casse regie (tassa prediale, imposizione per il nuovo catasto etc), per i rimborsi, i defalchi e gli abbuoni, le spese per l’amministrazione ordinaria, per i lavori pubblici, per la sanità pubblica, per l’istruzione, e le spese di polizia. Gli ultimi tre titoli riguardano le spese per il culto, le feste popolari e il rinvestimento dei capitali. Il bilancio preventivo si chiude con la ricapitolazione sia delle entrate che dell’uscita delle somme proposte e di quelle approvate. In base alla legge del 16 sett. 1816 i bilanci, approvati dalla magistratura del gonfaloniere e dei Priori, dovevano essere inviati dai cancellieri in triplice copia all’Ufficio di Soprintendenza comunitativa competente, dove lo scrittoio dei ragionieri della camera delle comunità provvedeva a verificarli. Con la circolare del Soprassindaco del 6 aprile 1818, fu deciso che ogni spesa imprevista o di urgenza fosse prelevata dalla massa di rispetto, corrispondente cioè alla dodicesima parte del dazio sopra i beni imponibili della comunità, previa l’accettazione del provveditore che a sua volta era tenuto ad informare immediatamente il Soprassindaco.

Note:

Strumenti di ricerca: Elenco di consistenza e scarto. Ufficio generale delle comunità del Granducato, 1950 circa, p. 302, serie n. 14 Schedatura, 1950 circa Bibliografia: Ufficio generale delle comunità del Granducato, "Motupropri e rescritti, 6 aprile 1818, C, 191, cc. 12-41, n° prov. 162"

La documentazione è stata prodotta da:


Redazione e revisione:

  • Sonia Puccetti Caruso (archivista collaboratore esterno) , compilazione