Gerarchia:
UFFICI CENTRALI » Ufficio generale delle comunità del GranducatoTitolo originale:
Ufficio generale delle comunità del GranducatoTipologia:
fondoData:
1814 - 1825Consistenza:
305 unità archivisticheDescrizione:
L’archivio dell’Ufficio generale delle comunità del Granducato è costituito da vari nuclei di documentazione omogenea: i più cospicui sono formati dalle carte dei “Motupropri “, da quelle degli Affari, coi relativi registri annuali, dalle varie serie relative alle nomine dei gonfalonieri comunitativi, dai bilanci di previsione delle comunità, materie sulle quali si estendevano le competenze di controllo dell’ Ufficio. L’archivio si presenta in sostanza articolato nelle serie principali di un tipico fondo ottocentesco ed è giunto a noi, al pari degli altri fondi di questo complesso archivistico, falcidiato dagli scarti degli anni ’50 del Novecento, mentre non è stato molto colpito, a differenza di altri, dall’alluvione del 1966. Con lo smantellamento della “concentration des Archives” creata durante il periodo francese, l’Ufficio generale delle comunità del Granducato ricevette anche l’archivio del soppresso Ufficio generale delle comunità del Regno (1802-1806), del quale aveva anche ereditato le competenze . Successivamente, nel corso dell’Ottocento, questa documentazione seguì un cammino comune a quella prodotta da altre istituzioni che si occuparono di soprintendenza alle comunità e di gestione del catasto; in particolare, dopo il 1834 fu riordinato insieme agli archivi dell’Ufficio generale delle comunità del Regno e a quello della Soprintendenza per la conservazione del Catasto e direzione dei lavori di acque e strade, come si può evincere anche dal cartellino restato sul dorso dei pezzi non intervento che aveva organizzato le unità a serie aperte (con numerazione archivistica che riprendeva dal n. 1 per ogni serie) indipendentemente dall’ufficio che le aveva prodotte. A metà Novecento, prima di procedere allo scarto e al versamento all’ Archivio di Stato di Firenze, la documentazione fu schedata insieme a quella dell’Ufficio generale delle comunità del Regno, dando così origine ad un elenco che comprendeva un unico fondo. L’operazione era in accordo con una linea storico-interpretativa che considerava il periodo francese come una parentesi poco influente sulla continuità del governo lorenese, in linea con le direttive applicate dopo il Congresso di Vienna che aveva sancito la restaurazione in Toscana della precedente dinastia Asburgo Lorena. Da parte nostra, dopo aver analizzato molteplici elementi quali la storia dell’istituzione, le articolazioni e stratificazioni delle carte, la prassi amministrativa, le tecniche di archiviazione adottate dall’ufficio ed infine dopo aver tenuto conto della trasmissione della documentazione, abbiamo preferito restituire al fondo la sua autonoma fisionomia istituzionale e archivistica. La documentazione dell'Ufficio generale delle comunità del Granducato, fu conservata nei locali di Palazzo Riccardi fino all'unità d'italia e da quiNote:
Strumenti di ricerca: Ufficio generale delle Comunità del granducato, 1950 circa, pp. 301-304 schedatura, 1950 circa Bibliografia: Ufficio generale delle comunità del Granducato, "Motupropri e rescritti, 1814, A, 1, num. prov. 5452" Ufficio generale delle comunità del Granducato, "Motupropri e Rescritti spediti dal 1° gennaio a tutto maggio 1815, rescritto n° 76 del 12 gennaio, num. prov. 146." A. ZOBI, "Storia civile della Toscana", Luigi Molini, Firenze, 1852 G. BALDASSERONI, "Leopoldo II Granduca di Toscana e i suoi tempi", Tipografia all'insegna di s. Antonino, Firenze, 1871 A. MACRI', "La costituzione del territorio. La dimensione comunitativa nel Granducato di Toscana durante la restaurazione" in "Rassegna Storica Toscana", 2003La documentazione è stata prodotta da:
Redazione e revisione:
- Sonia Puccetti Caruso (archivista collaboratore esterno) , compilazione