Descrizione
Nel 1949 Leonardo Savioli, dopo numerose ricerche, fissa il luogo per la propria abitazione-studio: un piccolo pezzo di campagna di fronte alla Certosa del Galluzzo. La casa sarà costruita in tempi successivi e terminata nel 1952. L'architetto progetta un volume unico nel quale imposta le tematiche relative alla cellula abitativa che svilupperà in seguito: lo spazio, articolato su due livelli, è creato utilizzando materiali locali, come la pietra proveniente dalle Cascine del Riccio, il legno, l'intonaco bianco, che si inseriscono perfettamente nell'ambiente circostante. La soluzione progettuale adottata prevede all'interno spazi raccolti, senza essere chiusi, destinati alle attività del quotidiano, dove le grandi finestre creano un elemento di continuità con lo spazio esterno e il paesaggio circostante. Alla fine degli anni '60, l'esigenza di uno spazio autonomo per il proprio lavoro, lo porterà a realizzare un nuovo studio vicino alla casa, con lo stesso allineamento, ma situato più in basso, con il giardino dell'abitazione che diviene la copertura del nuovo spazio, aperto quindi sulle stesse visuali del paesaggio.