INIZIATIVE CULTURALI 2006

L'Associazione promuove ed organizza incontri, dibattiti e presentazioni in riferimento alle attività svolte in collaborazione con i soggetti istituzionali che ne sostengono i progetti.

Iniziative culturali svolte negli anni precedenti

Mostra
Bestiari di genere

19-26 ottobre 2006
Archivio di Stato di Firenze

Inaugurazione: giovedì 19 ottobre 2006, ore 18.00

Nella mostra saranno presentate opere di:
Silvia Amodio, Ornella Baratti Bon, Anna Maria Bartolini, Giuly Corsini, Frances Lansing, Silvana Lonardi, Gabriella Maleti, Donatella Mei, Elena Salvini Pierallini, Monica Sarsini, Flora Wiechmann Savioli, Giovanna Ugolini.

Interventi durante la settimana di apertura della mostra, ore 16-18

Lunedì 23 Maura Del Serra, Creatures in an Alphabet
Martedì 24

La Pissera
Letture teatrali delle autrici Maria Pia Moschini, Rosaria Lo Russo, Liliana Ugolini

Mercoledì 25 Finestre critiche
Daniele Chiti, Sara Culeddu, Gianna Gambini, Barbara Innocenti, Daniela Lateana, Michele Magno, Beatrice Mazzoli
Giovedì 26 Letture di testi
Franca Bacchiega, Mariella Bettarini, Gabriella Maleti, Maria Pagnini, Monica Sarsini, Liliana Ugolini

Convegno
Bestiari di genere - Nature dell’immaginario e percorsi culturali

19-20 ottobre 2006
Archivio di Stato di Firenze

Enti promotori Archivio per la memoria e la scrittura delle donne
Archivio di Stato di Firenze
Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Lettere e Filosofia
Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze
Soroptimist International
Centro di Filosofi a e Bioetica Ambientale
Con il contributo di:  Credito Cooperativo Fiorentino
Con il patrocinio di:  Comune di Firenze, Assessorato alla Cultura

Programma

Giovedì 19 ottobre 2006
ore 9.30 Apertura dei lavori
Saluto delle autorità
ore 10.00

Gli animali e le donne nell'immaginario letterario e psicoanalitico
Coordina: Rosalia Manno Tolu
Introduce: Pietro Clemente, Totemismo e genere: repertori antropologici

Intervengono:
Enza Biagini, Riflessioni teoriche
Maria Fancelli, Insidie del genere nelle traduzioni italiane delle fiabe dei fratelli Grimm
Maria Teresa Colonna, Ricordo di una segreta simmetria
Ornella De Zordo, Belle e deformi: il femminile mostruoso di Marina Warner
Stefano Lanuzza, Sirene

Discussione
Buffet

ore 15.00

Tra letteratura, storia e religione
Coordina: Anna Nozzoli

Intervengono:
Fabrizia Baldissera, Donne e animali nell'India antica
Paolo Orvieto, La donna amata animale nel "Bestiaire d'Amours" di Richard de Fournival e in altri bestiari medievali
Anna Scattigno, Sante e animali
Dinora Corsi, Gli animali delle streghe
Ernestina Pellegrini, Bestiari e travestimenti nelle artiste/scrittrici surrealiste

Discussione

ore 18.00

Inaugurazione della Mostra Bestiari di genere


Venerdì 20 ottobre 2006
ore 9.00

Donne, natura e animali verso un'etica del riconoscimento
Coordina: Roberto Marchesini

Introduce: Vilma Baricalla, Il mondo vivente e l'immagine femminile della natura. Modelli, metafore e ideali di liberazione

Intervengono:
Maria Teresa Marcialis, La filosofia vitalista di Anne Conway
Luisella Battaglia, Il pensiero della differenza: dalla discriminazione al riconoscimento
Giuseppe Panella, Natura, animalità e funzione femminile nel Secondo Discorso di Rousseau
Silvana Castignone, Femminismo e animalismo nel panorama del pensiero contemporaneo
Felicita Scapini, Etologia al femminile
Silvia Amodio, ANIMA-li-tà

Discussione
Buffet

ore 15.30

Emblemi letterari e antropomorfismo
Coordina: Enza Biagini

Intervengono:
Rita Svandrlik, La famiglia animale di Marlene Haushofer
Cristiana Franco, Cagne, puledre e fertili giovenche. Alcune donne del bestiario greco
Francesca Serra, Pazze per le ali
Anna Mannucci, La donna dei gatti
Eleonora Pinzuti, La donna e la bestialità rovesciata in Marguerite Yourcenar

Discussione
Chiusura dei lavori

Comitato scientifico:
Vilma Baricalla, Enza Biagini, Maria Teresa Colonna, Alessandra Contini, Rosalia Manno Tolu, Ernestina Pellegrini

Segreteria del Convegno:
Eleonora Pinzuti

Info:
asfi@archiviodistato.firenze.it
eleonora.pinzuti@unifi.it

Presentazione del volume
Voci dalla Storia. Le donne della Resistenza in Toscana tra storie di vita e percorsi di emancipazione
di Laura Antonelli
Pentalinea, 2006

Mercoledì 21 giugno 2006, ore 16,30
Auditorium dell'Archivio di Stato di Firenze

In collaborazione con:  Regione Toscana
Archivio di Stato di Firenze

Voci dalla storiaIntervengono:
Mariella Zoppi - Assessore alla cultura della Regione Toscana
Giglia Tedesco - Senatrice
Rosalia Manno Tolu - Direttrice dell'Archivio di Stato di Firenze
Giovanni Contini Bonacossi - Soprintendenza Archivistica per la Toscana

Sarà presente l'autrice
Interventi delle donne protagoniste.


"Nella Resistenza la donna fu presente ovunque - scrive Ada Gobetti - sul campo di battaglia come sul luogo di lavoro, nel chiuso della prigione come nella piazza o nell'intimità della casa". Di questa presenza attiva ci dà uno spaccato accurato ed emozionante la ricerca di Laura Antonelli. 20 donne raccontano, in prima persona, il contributo speciale e determinante dato alla lotta di liberazione dal nazifascismo vissuta anche come momento di emancipazione da una condizione di soggezione nella società.

Ai partecipanti verrà consegnata una copia del volume

Donne e scrittura di storiaIncontro
Donne e scrittura di storia

Martedì 30 maggio 2006, ore 16,30
Auditorium dell'Archivio di Stato di Firenze

ne discutono:
Isabelle Chabot, Mauro Moretti, Gianna Pomata
a partire dai volumi:
Storiche di ieri e di oggi
a cura di Maura Palazzi e Ilaria Porciani
(Roma, Viella, 2004)
History Women
a cura di Mary O' Dowd e Ilaria Porciani
(Numero speciale di Storia della Storiografia, 46, 2004)
Companion to Women's Historical Writing
a cura di Barbara Caine, Ann Curthoys e Mary Spongberg
(London - New York, Palgrave Macmillan, 2005)

La mammaPresentazione del volume
La mamma
di Marina D'Amelia
L' identità italiana, 41
Il Mulino, Bologna 2005

Martedì 2 maggio 2006, ore 16,30
Auditorium dell'Archivio di Stato di Firenze

L'Autrice ne discuterà insieme con:
Anna Scattigno, Simonetta Soldani, Marcello Verga

I monasteri femminili come centri di cultura fra Rinascimento e BaroccoPresentazione del volume
I monasteri femminili come centri di cultura fra Rinascimento e Barocco
a cura di Gianna Pomata e Gabriella Zarri
Biblioteca di Storia Sociale, 33
Edizioni di Storia e Letteratura
Roma 2005

Giovedì 20 aprile 2006, ore 17
Auditorium dell'Archivio di Stato di Firenze

Le Curatrici ne discuteranno insieme con:
Sara Mamone, Sara Matthwes Grieco, Maria Pia Paoli

Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura
Archivio per la Memoria e la Scrittura delle Donne

Presentazione del volume
Scritture femminili in Toscana.
Voci per un autodizionario

a cura di Ernestina Pellegrini
Postfazione di Pietro Clemente
Le Lettere, 2006

nell'ambito del ciclo d'incontri LEGGERE PER NON DIMENTICARE
a cura di Anna Benedetti

Mercoledì 8 marzo 2006, ore 17,30
Biblioteca Comunale Centrale - Via Sant'Egidio, 21 - Firenze

Introducono:
Vittoria Franco, Ernestina Pellegrini, Pietro Clemente ...


Scritture Femminili in ToscanaLe donne si raccontano. Voci per un autodizionario. Le "donne che scrivono" nella Toscana del Novecento. Una foto di gruppo: un secolo, una regione, 156 profili. Un arcipelago di volti. Con questo libro "plurale", compilato alfabeticamente (da Cristina Acidini Luchinat a Elena Zareschi) e cronologicamente (da Ida Baccini, nata prima dell'Unità d'Italia a oggi) si offre uno spaccato della Toscana del Novecento tutto al femminile. Ci sono dentro le donne che almeno per un certo periodo hanno vissuto e scritto in Toscana durante il secolo scorso. Ci sono le grandi "ombre", le figure entrate nel canone letterario nazionale: da Anna Banti a Cristina Campo, da Margherita Guidacci a Paola Masino, da Sibilla Aleramo a Carla Lonzi, da Emma Perodi a Amelia Rosselli, da Luisa Giaconi a Gianna Manzini, da Anna Franchi a Joyce Salvadori Lussu, da Lina Moro a Leonetta Cecchi Pieraccini, Da Laura Orvieto a Clotilde Marghieri, da Ida Baccini a Annie Vivanti, da Elda Bossi a Marcella Olschki, da Regina di Luanto a Letizia Fortini, da Helle Busacca a Sara Virgillito. E ci sono le scrittrici che tuttora ravvivano il panorama editoriale italiano, come Luisa Adorno, Grazia Livi, Dacia Maraini e Francesca Sanvitale, solo per fare quattro nomi. Ma ci sono anche volti più o meno noti, per la maggior parte quasi sconosciuti, se non in un orizzonte strettamente regionale se non cittadino, di tante donne che scrivono e che si mostrano qui in anteprima per formare un coro vivace e spesso imprevedibile (da Dina Ferro, poetessa pastora, a Mariella Mehr, zingara Rom di lingua tedesca). Viene tracciata la mappa di una vera e propria esplosione della scrittura femminile, si osserva il passaggio delle generazioni, viene raccontata la Toscana delle guerre mondiali, delle persecuzioni razziali, della Resistenza, delle lotte studentesche, dell'impegno politico e del postfeminismo. Ci si interroga sulla percentuale delle straniere trapiantate o in transito nella nostra regione (da Vernon Lee a Dorothy Nevile Lees, da Mina Loy a Magdalen Nabb e Muriel Spark).
Un volume collettivo, che conta quasi duecento autori. Ci sono le curatrici, ci sono quelli che introducono e spiegano di che cosa si tratta, ci sono le "scrittrici" che danno informazioni sulla loro vita e sul loro lavoro, ci sono gli studiosi che hanno compilato le schede delle autrici che non potevano farlo (perché erano morte, o perché era difficile contattarle, o perché si erano rifiutate, per ragioni varie, di collaborare a un'operazione letteraria che sentivano troppo provocatoria). E' stato ideato un libro improntato a una deregulation assoluta, una specie di anagrafe capillare quanto bizzarra, che inquadra una situazione in movimento e che viene studiata letterariamente da Ernestina Pellegrini e antropologicamente da Pietro Clemente.

Presentazione del volume
Miransù
di Monica Sarsini
SoleOmbra Edizioni, 2005

Giovedì 16 febbraio 2006, ore 17
Sala conferenze dell'Archivio di Stato di Firenze - viale Giovine Italia, 6 - Firenze

Introduce:
Ernestina Pellegrini

Letture di:
Julie Ann Anzilotti

Conferimento del Premio per l'Arte Contemporanea a Flora Wiechmann Savioli ex aequo con Rosalia Manno Tolu, direttrice dell'Archivio di Stato di Firenze e Alessandra Contini, presidente dell'associazione "Archivio per la Memoria e la Scrittura delle Donne"
all’interno della Conferenza regionale culture&pratiche

Mercoledì 1° febbraio 2006, ore 12.30
Prato, Museo per l'arte contemporanea Luigi Pecci
viale della Repubblica, 277


La Regione Toscana conferisce a Flora Wiechmann Savioli il premio per l'arte contemporanea con l'intento di sottolineare l'importanza della pluriennale esperienza di artista e di custode intelligente e appassionata della memoria del marito Leonardo Savioli, architetto, pittore e indimenticato docente della Facoltà di architettura di Firenze negli anni Sessanta e Settanta del Novecento. La casa e lo Studio costruiti da Savioli di fronte alla Certosa del Galluzzo costituiscono un gioiello dell'architettura contemporanea a Firenze e hanno rappresentato il luogo privilegiato della vicenda esistenziale di Leonardo e Flora, accomunati da un'incessante creatività artistica e uniti in un'intensa frequentazione di amici e allievi, fonte di fecondi scambi culturali, ricchi sempre di profonda e umana sensibilità. Lo Studio, la casa e il giardino dei Savioli rappresentano anche il luogo dove la memoria della loro vicenda si è progressivamente depositata ed è tuttora alimentata e custodita da Flora Wiechmann, con costanza e determinazione, dettate dalla vitalità del ricordo e dell'immutato sentimento d'amore per il marito scomparso nel 1982.
In particolare lo Studio costituisce lo scrigno prezioso della memoria di Leonardo Savioli, dove sono stati a lungo conservati il suo ricchissimo archivio, con splendidi plastici di progetti architettonici, i suoi dipinti - circa 330 opere -, un migliaio di disegni artistici, i suoi libri, insieme alle opere e ai gioielli realizzati da flora Wiechmann, definiti da Lara-Vinca Masini "tra i più creativi, tra i più ricchi di cultura artistica, tra i più emblematici del mondo artistico contemporaneo" e descritti dallo stesso Savioli come "oggetti memoria, oggetti rito, oggetti esistenza e per di più femminili che solo una donna, con le sue mani di donna ... poteva fare".
Adesso, grazie al sapiente lavoro di valorizzazione svolto da Flora Wiechmann e alla sensibilità dimostrata da eminenti istituzioni culturali fiorentine, una parte di questo patrimonio artistico e documentario è uscita dallo Studio, per entrare in luoghi deputati alla conservazione permanente e alla comunicazione degli archivi e delle opere d'arte: l'Archivio di Stato, la Galleria degli Uffizi, l'annesso Gabinetto disegni e stampe, la Galleria d'Arte Moderna, la Galleria del Costume, il Museo degli argenti di Palazzo Pitti.
Restano ancora nello Studio la ricca collezione di dipinti e di disegni di Savioli, insieme con altri elementi della sua memoria e con i suoi libri, alcuni gioielli di Flora Wiechmann e i lavori artistici che lei continua a realizzare con la creatività che le è propria. In questo ambito la Regione Toscana è intervenuta con iniziative di valorizzazione: la catalogazione della biblioteca di Leonardo Savioli e la realizzazione di un video su Flora Wiechmann nella casa e nello studio progettati dal marito; video realizzato dall'arch. Massimo Becattini, con la partecipazione dell'Assessore alla Cultura della Regione Toscana Mariella Zoppi; inoltre, lo Studio è stato recentemente inserito dallo stesso assessorato tra i "cantieri d'arte", grazie anche alla collaborazione dell'associazione "Archivio per la memoria e la scrittura delle donne".

La Regione premia, ex aequo con Flora Wiechmann, Rosalia Manno Tolu, direttrice dell'Archivio di Stato di Firenze e Alessandra Contini, presidente dell'associazione "Archivio per la memoria e la scrittura delle donne".
Entrambe, infatti, hanno operato, nei rispettivi ambiti istituzionali, con intensità ed efficacia anche per la valorizzazione della memoria dell'arte e della cultura contemporanee; i percorsi del loro lavoro si sono incontrati con Flora Wiechmann, traendone stimoli fecondi e duraturi.
L'Archivio di Stato fiorentino iniziò nel 1994 a lavorare alla mostra "Leonardo Savioli: il segno generatore di forma-spazio", accogliendo una proposta venuta da Lara-Vinca Masini, Alessandro Poli e dalla stessa Wiechmann.
L'esposizione nacque dallo Studio di Savioli e dal suo contenuto: i documenti dell'archivio, i dipinti, i disegni, i plastici; lo Studio divenne un fertile cantiere di un lavoro che non finì con la mostra; seguirono, infatti, l'acquisizione da parte dell'Archivio di Stato di Firenze dell'intero archivio di Savioli, ivi compresi i plastici, e inizò il complesso lavoro di inventariazione, ormai quasi concluso.
Si trattò di un'esperienza che aprì un nuovo settore di intervento dell'Archivio di Stato, rivolto all'acquisizione e alla valorizzazione degli archivi dell'architettura e dell'arte contemporanee, con un'attività che ha potuto contare su un'intensa collaborazione con istituzioni quali la Soprintendenza archivistica per la Toscana e con privati che hanno affidato i loro archivi a un grande istituto pubblico, che ne garantisse la conservazione, la fruibilità e un'ampia valorizzazione; ciò attualizzava la poliedrica configurazione del patrimonio documentario conservato fin dalla sua origine dall'Archivio di Stato, dove accanto ai complessi documentari prodotti da magistrature e uffici politici, giudiziari e finanziari dell'antico Comune di Firenze, dello Stato regionale toscano e dello Stato italiano, figurano archivi di enti laici e religiosi, di famiglie e di persone che ebbero un ruolo eminente nella vita politica, sociale, artistica e culturale di Firenze e della Toscana. Nell'ultimo decennio hanno fatto il loro ingresso nell'Archivio, già depositario delle carte di Giuseppe Poggi, artefice della ristrutturazione urbanistica di Firenze nel secondo Ottocento, i fondi documentari di architetti, quali Gino Coppedè, Aurelio Cetica, Edoardo Detti, Italo Gamberini, Raffaello Fagnoni, Carlo Damerini e di artisti quali Ardengo Soffici. L'attenzione rivolta dall'Archivio di Stato alla memoria dell'arte contemporanea si allargava intanto alla letteratura, grazie ad un'azione sinergica con docenti dei dipartimenti di italianistica e di filologia moderna dell'Università di Firenze, rivolta a salvaguardare e valorizzare le scritture nate dall'attività di scrittrici, poetesse e artiste. Dalla proposta di Ernestina Pellegrini e Alessandra Contini, e dall'alveo di un progetto universitario "Archivio per la memoria delle donne dal 1861 ad oggi" , coordinato da Maria Fancelli, è nata così nel 1998 una Associazione: "L'archivio per la scrittura e la memoria delle donne", che è subito diventata un cantiere nel quale non solo sono confluite le diverse esperienze ma che si configurava anche come centro di raccolta di idee , di proposte provenienti da donne legate da vincoli di comunanza umana e scientifica. Un cantiere che si è subito posto come momento che superava i singoli specialismi e le singole appartenenze, a vantaggio di un territorio comune in cui cercare di tessere una solida rete che puntasse, in modo coerente, su la preservazione e la valorizzazione della memoria delle donne.

In particolare, sono state attivate alcune linee di intervento:

  • Acquisizione, donazione o deposito all'Archivio di Stato di Firenze, in collaborazione con la Sovrintendenza Archivistica per la Toscana, dei fondi di scrittrici e donne di cultura di questo secolo non più viventi. In questo senso, sono già stati acquisiti e inventariati gli archivi di Helle Busacca, Rina Sara Virgillito, Letizia Fortini e due carteggi di Sibilla Aleramo.
  • Sollecitazione, grazie ad esplicite richieste di adesione e a successivi contatti con scrittrici e donne di cultura viventi, all'affidamento delle proprie carte all'Archivio di Stato di Firenze. Hanno già consegnato le proprie carte oltre a Flora Wiechmann Savioli, anche Donatella Contini e Luisa Adorno. Hanno aderito al progetto e consegneranno il proprio archivio Grazia Livi ,Teresa Mattei, Anna Maria Bartolini, Franca Bacchiega.
  • Censimento In un ambito più generale l'Associazione ha svolto, con il sostegno fondamentale della Regione Toscana, un vasto censimento dei nuclei di scrittura di donne, presenti in archivi pubblici e privati toscani, a partire dal XV secolo, da cui è nato fra molte altre iniziative anche l'importante recente convegno internazionale su "Le donne Medici nel sistema europeo delle corti" .
  • Ricostruzione, attraverso una consapevole opera di ricognizione di archivi che sono già parzialmente dispersi o rischiano di esserlo.Un esempio pilota, in questo senso, è rappresentato, da una esperienza condotta in porto con grande soddisfazione e riconoscimenti: quella della grande Mostra su Fiamma Vigo, curata da Rosalia Manno Tolu e Maria Grazia Messina, che si è svolta a Firenze, presso l'Archivio di Stato nel 2003, sempre grazie ad un partecipato contributo dell'Assessorato alla cultura della Regione Toscana. Questa esperienza è nata dalla ricostituzione di un archivio dell'artista e gallerista, Fiamma Vigo. Una donna il cui archivio era andato disperso, e che ebbe un notevolissimo ruolo, negli anni dell'immediato dopoguerra, nell'introdurre a Firenze e in altre città d'Italia le esperienze dell'avanguardia artistica e dell'astrattismo internazionale, attraverso le sue vivacissime gallerie e la rivista "Numero". La mostra ha visto esposte ben 203 opere con straordinarie presenze: da Giò e Arnaldo Pomodoro a Capogrossi, da Emilio Vedova a molti altri. Al catalogo si è affiancata l'edizione di un DVD, che include la riproduzione digitale integrale della rivista "Numero", uscita tra il 1949 e il 1953, e dei "Documenti di Numero" , pubblicati nel 1965-1966.

Il premio ex aequo conferito dalla Regione premia tre diverse attività: quella personale ed artistica di Flora Savioli, quella di Rosalia Manno Tolu e dell'Archivio di Stato, e quella di Alessandra Contini con l'Associazione Archivio per la scrittura e la memoria delle donne; attività queste connotate da punti di confluenza e di reciproco arricchimento e che non avrebbero potuto avere l'ampiezza e gli obiettivi rapidamente delineati senza il contributo continuo e partecipato dell'Assessorato alla Cultura della Regione Toscana.


Archivio per la Memoria e la Scrittura delle Donne