Famiglia INGHIRAMI (fasc. 2626)
Luoghi
- - Volterra
- - Firenze, Santa Croce, Ruote
- - Prato
Blasoni
D'azzurro, a tre ruote d'oro, 2.1.
Inquartato: nel 1° e 4° d'oro, all'aquila dal volo abbassato di nero, coronata del campo; nel 2° e 3° d'azzurro, a tre ruote d'oro, 2.1.
Inquartato: nel 1° e 4° d'azzurro, a tre ruote d'oro, 2.1, e al capo dell'Impero; nel 2° e 3° d'oro, all'albero al naturale nodrito su un monte di sei cime di verde, e alla divisa di rosso sostenente il capo d'argento, caricato di una rosa di rosso, bottonata d'oro.
Note
Famiglia originaria di Volterra: il cavaliere Bernardo Inghirami ottenne la cittadinanza fiorentina nel 1684. Patrizi di Volterra nel 1757, nobili di Prato nel 1765 e 1792, patrizi fiorentini nel 1782. Lo stemma del 2° tipo è frutto di una concessione dell'imperatore Massimiliano a Tommaso Inghirami (1495), inviatogli come ambasciatore dal papa Alessandro VI. Il 3° tipo invece è presente nelle filze di giustificazione per l'ammissione alla nobiltà volterrana del cavaliere Pier Girolamo e di Giuseppe Inghirami, 1757: è una unione delle armi degli Inghirami di Volterra e di quelli di Prato (cfr. fasc. 2625). Il 2° tipo si trova anche abbassato sotto il capo di Santo Stefano (cattedrale di Volterra, 1607, Jacopo Inghirami, cavaliere dal 1581).