Tagliato: nel 1° di rosso, a tre pali d'azzurro; nel 2° d'oro, al destrocherio di carnagione, vestito di..., impugnante un pugnale (o una spada) basso al naturale.
Note
Lo stemma è solo riportato nelle Filze di giustificazione dei processi di nobiltà del 1833, relativamente alla moglie del postulante Anton Maria Guicciardini da Prata.