La presente guida si propone di fornire a tutti coloro che intendono avviare sul fondo dello Stato civile di Toscana una ricerca per finalità storico-genealogiche o socio-demografiche una "guida all'uso" che li aiuti a individuare il corretto percorso per ottenere le informazioni desiderate.
L'archivio dello Stato civile di Toscana conserva le carte prodotte nel periodo 1808-1865, vale a dire da quando, in età napoleonica, lo stato civile come istituzione venne introdotto in Toscana a quando, dopo l'unità d'Italia, il compito di tenere i registri di nascite, matrimoni e morti fu assunto dai singoli comuni.
Lo stato civile di origine francese ebbe in Toscana vita breve, poiché la sua attività terminò nel 1814, con la fine della dominazione napoleonica. Tuttavia, sebbene dopo la caduta di Napoleone fossero soppresse molte delle innovazioni amministrative introdotte, l'ordinamento dello stato civile fu presto ripristinato, anche se in forme diverse. In luogo del maire che, presso ogni comunità, ricopriva l'incarico di ufficiale di Stato civile, l'attività tornò ad essere di pertinenza dei parroci (che del resto avevano continuato a compilare i propri registri anche in epoca napoleonica), ma venne però istituito anche Ufficio dello stato civile centrale, con sede a Firenze, attivo dal 1817 al 1865 con compiti di raccolta, controllo e tenuta dei registri e di elaborazione degli strumenti di ricerca per l'intero Granducato.
Il fondo contiene tanto le serie delle registrazioni degli atti di stato civile propriamente detti (nascita, matrimonio, morte), quanto le serie dei repertori utili alla ricerca e delle carte di corredo agli atti (certificati di battesimo, pubblicazioni di matrimonio etc.). Contiene inoltre la documentazione relativa agli altri compiti dei quali era investito l'ufficio dello Stato civile (compilazione di statistiche demografiche, censimento della popolazione) nonché quella inerente alla vita dell'ufficio stesso.
L'archivio si compone di più di 12.000 documenti che coprono, come già detto, un arco cronologico che va dal periodo della dominazione francese (1808-1814) alla restaurazione lorenese fino all'avvento del Regno d'Italia e alla prima fase dell'unificazione amministrativa (1814-1865).
Per quanto riguarda la provenienza dei documenti, si conservano presso l'Archivio di Stato di Firenze gli atti relativi al territorio appartenente al Granducato di Toscana
( ll Granducato dopo la Restaurazione) e che corrisponde all'attuale territorio regionale della Toscana con la parziale esclusione del territorio di Lucca e provincia, annesso al Granducato di Toscana solo nel 1847 e della
Lunigiana e della Garfagnana fino al 1848 appartenenti (almeno in
parte) al Granducato ma passati in seguito al Ducato di Modena
( Il Granducato di Toscana dopo l'annessione del Ducato di Lucca e la cessione delle comunità di Lunigiana)
e poi direttamente al Regno d'Italia. Il fondo contiene gli atti relativi ai cittadini di religione cattolica: per quanto riguarda le altre confessioni, è possibile trovarne notizia tra le carte del Censimento del 1841 o nella serie delle Statistiche.