ARCHIVIO
PER LA MEMORIA E LA SCRITTURA DELLE DONNE
30
marzo 2 aprile 2011
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SIBILLA
ALERAMO (Alessandria 1876 - Roma 1960). Scrittrice
Come aveva scritto [ malignamente] Emilio Cecchi nel 1948: in grazia di un destino che la manteneva sempre identica a se stessa, la cultura e le idee non le sfioravano neppure un capello: Era la sua inattualità lo sapeva che insieme alle idee sulla funzione riformatrice dellarte faceva di lei lultima romantica. Quando scriveva Una donna, stesura dopo stesura si allontanava dalla se stessa di un tempo, sempre più affascinata dallimmagine che singrandiva, sempre più convinta della propria esemplarità. E qui la radice di quellestetismo malinteso che le procurò tanti dolori: credeva di vedere dei miti lo spirito femminile, la donna artista e invece li incarnava : tutto nella mia vita si trasforma in cosa darte, perfino sul limite della morte, perfino lallucinatoria visione della posterità (dallIntroduzione di Anna Folli a Sibilla Aleramo, Una donna, Rizzoli, 2003). . Citazioni nel video da: Sibilla Aleramo, Una Donna, 1904.
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Scelta delle
Immagini Eleonora Brandigi: Ritratto di Sibilla Aleramo,
1903; Sibilla fotografata da Giovanni Cena, 1902-1910;Foto ritratto
di Sibilla, 1917; Sibilla in Corsica, 1912. Fonte: Internet, da,
fondo Aleramo digitalizzato www.fondazionegramsci.org/biblioteca |
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